Impero Ottomano
2015
Performance-installazione
Tavolo da braccio di ferro in Abete pesi di ottone, lastra di ottone
150×140 cm
Impero Ottomano è una performance-installazione che invita lo spettatore a elaborare un gioco di resistenza e a riflettere sul concetto di resilienza psicologica e fisica. Metafora di un braccio di ferro tra Occidente e Oriente una questione totalmente aperta sul tavolo dei nostri giorni e, contemporaneamente, di uno spartito che chiede continuamente cosa resista alla storia e alla propria esperienza personale.
Impero Ottomano è un rapporto tra l’artista e lo spettatore, uno slittamento bilaterale in cui il pubblico si fa privato e, viceversa, il privato si fa pubblico. L’opera invita il pubblico ad affrontare una donna seduta al tavolo che aspetta di sfidarlo ad un duello a braccio di ferro.
Durante la prova fisica pongo la domanda (cosa resiste?) con lo scopo di spingere il mio avversario verso una prova psicofisica e invitarlo così a concepire una doppia risposta – le parole sono trascritte e incise a mano – per stabilire un contatto con la resilienza che vive tutti i giorni di fronte ai soprusi, ai traumi e ai dolori prodotti dalla società contemporanea.